Mickey Mouse. La vera storia by Dario Amadei & Elena Sbaraglia

autore:Dario Amadei & Elena Sbaraglia [Amadei, Dario & Sbaraglia, Elena]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Juvenile Nonfiction, General, Biography & Autobiography, Historical
ISBN: 9791280671240
Google: PMaHEAAAQBAJ
editore: Graphofeel
pubblicato: 2022-09-07T17:15:49+00:00

L'entusiasmo di Walt per i suoi corti

Nel 1932 i nuovi cortometraggi in distribuzione risentivano dell’entusiastica e contagiosa carica ottimista di Disney39. Per esempio di Mickey’s Mechanical Man (Topolino e il robot) di Wilfred Jackson del 1933 Walt disse: «Diamine, questo potrebbe portare a una vagonata di gag e a un Mickey nuovo di zecca»; mentre del corto Building a Building (Topolino al cantiere) di David Hand del 1933 disse:

Già due volte il lavoro è cominciato e tutt’e due le volte lo si è dovuto interrompere perché s’è pensato contenesse troppi dettagli. Non mi va giù. Credo che si possa affrontare in una versione semplificata e infine risultare molto efficace. [...] Quindi vediamo di rimetterci al lavoro alla grande, per tirarne fuori un bel prodotto.

Nell’agosto del 1932 Disney, commentò così il corto natalizio Mickey’s Good Deed (Topolino e la buona azione) di Burt Gillett:

Ecco una storia che ha tutto quello che serve per farne un successo. Una buona trama, buona atmosfera, personalità, pathos e un bel mucchio di situazioni da gag. In questa storia ci sono sette sequenze principali e ciascuna presenta meravigliose opportunità per belle scene comiche e sprazzi di azioni umane. Mi aspetto che ciascuno di voi si inventi almeno una situazione comica per ogni sequenza.

Parlando di Ye Olden Days (C’era una volta) di Burt Gillett del 1933, Disney rivelò il potenziale comico della storia:

Vedo la storia come una meravigliosa possibilità per parodiare un’opera comica. [...] Una volta tanto, mi piacerebbe che facessimo un Mickey costruito sulla base di buone idee musicali. [...] Questo è il nostro primo Mickey in costume, pensate alle possibilità sceniche con il Re e le sue vesti regali, i suoi sottoposti dall’aria buffa, il giullare e i musici di corte con i loro costumi d’epoca e le pance gonfie, ecc. C’è spazio per una cortigiana impersonata da Clarabelle Cow, tratteggiata come Zasu Pitts40. Potrebbe essere il tipo nervosetto che non ha la più pallida idea di cosa fare per dare una mano, ma è comunque un carattere molto empatico: quando Minni piange, piange pure lei e se Minni s’innamora, s’innamora pure lei. [...] Il Re potrebbe essere il tipo burbero e che se la prende per un nonnulla. Ho in mente quella storia con Mary Pickford, Dorothy Vernon of Haddon Hall. [...] Si può mettere qualche carattere buffo nell’esercito del Re. I soldati potrebbero avere delle armi tipo degli archibugi con un supporto che li tenga su quando si spara e che facciano un rumoraccio da clacson misto a fragori indistinti41.

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